CONFERENZA
STAMPA DEL COMITATO NO PIANO SOSTA.
Nella conferenza
stampa del 6
febbraio 2013 il comitato NO PIANO SOSTA ha fatto il punto della situazione.
Il primo portavoce
del comitato che ha preso la parola è stato Maggiorino Bigini commerciante
storico del centro di Faenza e ha affermato in sintesi quanto segue:
Il
comitato per il NO PIANO SOSTA non si è sciolto, non ha intenzione di farlo e
sta preparando nuove iniziative per arrivare alla sospensione dell'iter del
piano sosta.
E' venuto meno
l'obiettivo di arrivare al referendum consultivo, essendo partito l'iter
amministrativo in Comune con l'apertura delle due buste con le offerte delle
ditte che concorrono alla gara d'appalto per la realizzazione del progetto e
per la gestione, ma è ben viva la nostra intenzione primaria di fermare quella
che riteniamo una follia destinata ad uccidere il centro di faenza. Il comitato
ringrazia per l'appoggio le associazioni di categoria ( Confcommercio, Confesercenti,
Confartigianato e Cna) senza dimenticare le forze politiche che ci hanno
sostenuto in consiglio comunale. Nel centro i parcheggi sono insufficienti ed è
una sofferenza per chi vi abita, lavora e vorrebbe venire a fare acquisti.
L'urgenza è fare nuovi parcheggi all'interno nel centro storico, quindi anche
se il problema si sta trascinando da più di 20 anni c'è bisogno di un progetto
serio di valorizzazione del centro storico, che è bello ma vive un degrado
pauroso.
Il comitato No Piano Sosta presenta le nuove iniziative di protesta e di proposta sul tema
della riorganizzazione della sosta in centro. E lo fa ribadendo la propria
convinta determinazione a fare in modo, tramite anche azioni di disobbedienza
civile, che "l’amministrazione comunale sospenda l’iter di affidamento dei
lavori per la realizzazione di questo demenziale progetto".
Azioni che non sveliamo
ancora in concreto, che speriamo di non dover attuare, ma che "entro breve
termine realizzeremo" se non saremo ascoltati e se non si riuscirà a
sospendere l'iter del piano sosta.
Intanto e
parallelamente a questa progettualità dissenziente, il comitato si muove anche
dal punto di vista più formale.
Prende la parola Andrea Burini, "Abbiamo fatto richiesta al Comune,
avvalendoci della facoltà messa a disposizione dall’articolo 26 del
regolamento, di una richiesta di ammissibilità per una iniziativa popolare sul
tema della sospensione dell’iter realizzativo del piano. L’11 febbraio avremo
l’incontro con il presidente del consiglio comunale, Luca De Tollis, che ci
dirà se l’ammissibilità della richiesta è passata. Se accettata e concessa
allora partirà una raccolta di firme (ne servono 400 certificate). Questo non
ci spaventa visto che 3.166 cittadini avevano già firmato per una iniziativa
analoga, che ha dimostrato che in poco tempo saremmo riusciti a raccogliere le
firme per attivare il processo referendario."
Per quanto
riguarda la proposta presentata in anteprima, che entro breve verrà portata
ufficialmente a conoscenza anche alla città tramite un evento pubblico, il
presidente del comitato Francesco Bagnoli ci tiene a sottolineare come "questa
sia a costo zero per l’amministrazione comunale". Nello specifico si
tratta della realizzazione di un parcheggio sopraelevato a pagamento
nell’ex piazza Rampi oggi piazza Ricci. Una struttura modulare e prefabbricata che sarebbe capace
di ospitare circa 100 posti auto, portando la capienza complessiva del
parcheggio a 250 posti.
Questi parcheggi modulari, prefabbricati, si appoggiano
e si fissano al terreno, e possono essere ampliati anche successivamente e
spostati senza lasciare residui fissi. Sono parcheggi adatti per essere
realizzati nei centri storici proprio per queste caratteristiche appena
elencate. L'investimento per il parcheggio nell’ex piazza Rampi avrebbe un costo complessivo di 750mila euro.
Costi che, si azzererebbero e si autofinanzierebbero per effetto stesso del
pagamento della sosta negli stalli. Grazie ai contatti avuti con la ditta
Fast Park, azienda leader nel settore con strutture realizzate in tutta Italia
e in Europa (più di 90 parcheggi costruiti per circa 31.000 posti auto), abbiamo
illustrato il piano di investimenti e di ammortamento dei costi.
Di fatto si
tratterebbe, per il Comune, di stipulare un contratto di leasing a cinque anni
capace, grazie a canoni mensili, di permettere al Comune di non spendere
nemmeno un euro. Soprattutto perché i canoni partirebbero dal momento stesso
che il parcheggio diventa operativo. "Anzi - interviene Maggiorino Bigini
- l’Amministrazione ci guadagnerebbe pure!".
Il ritorno
economico arriverebbe già con la spesa media di 1,5 - 2 euro al giorno per ogni
auto parcheggiata. Infine la proposta per la realizzazione di parcheggi di
questo tipo, per il comitato, sarebbe replicabile anche in altri contesti come
nel parcheggio dell’ospedale e in quello di Faenza 1.
Questo esempio
non voleva essere uno spot pubblicitario per questa ditta possibile fornitrice,
ma vuole dare un contributo per spunti costruttivi alla nostra amministrazione
comunale, e dimostrare che Noi siamo persone che non si limitano a dire solo NO
PIANO SOSTA ma vogliono veramente collaborare per non far morire il centro
storico di Faenza.
Noi siamo
disponibili a confrontarci e parlare con l’Amministrazione su questioni
concrete, quello che serve è che però un segnale distensivo e collaborativo
arrivi anche da parte di palazzo Manfredi. Segnale che porti all’immediata
sospensione dell’iter per la realizzazione di questo piano sosta inutile e
dannoso per tutti.
IL COMITATO NO PIANO SOSTA
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